Coronavirus e Condominio
Coronavirus, cosa succede nel condominio con il Dpcm del 22 marzo
I servizi essenziali rimangono assicurati in condominio durante il periodo della pandemia.
Come dice il nuovo Dpcm del 22 marzo 2020, vengono sospese solo le attività di manutenzione delle imprese edili.
Quasi tutte le attività che interagiscono con l'edificio in condominio sono ricomprese nei codici Ateco dell'allegato n.1 che forniscono beni e servizi all'edificio.
Le attività delle imprese di pulizia e disinfestazione, gli elettricisti e antennisti, le portinerie, i servizi postali e attività di corriere, banche ed assicurazioni, le attività legali e contabili, i servizi connessi ai sistemi di vigilanza, le riparazioni sia a computer e periferiche ed ai telefoni ed altre apparecchiature per le comunicazioni.
Nessuna sospensione anche per le attività professionali: l'amministratore professionista, gli avvocati , i commercialisti, i consulenti del lavoro a cui il condominio dovesse rivolgersi non subiscono sospensioni anche se
«In ordine alle attività produttive e alle attività professionali si raccomanda che:
a) sia attuato il massimo utilizzo da parte delle imprese di modalità di lavoro agile per le attività che possono essere svolte al proprio domicilio o in modalità a distanza;
b) siano incentivate le ferie e i congedi retribuiti per i dipendenti nonché gli altri strumenti previsti dalla contrattazione collettiva;
c) siano sospese le attività dei reparti aziendali non indispensabili alla produzione;
d) assumano protocolli di sicurezza anti-contagio e, laddove non fosse possibile rispettare la distanza interpersonale di un metro come principale misura di contenimento, con adozione di strumenti di protezione individuale;
e) siano incentivate le operazioni di sanificazione dei luoghi di lavoro, anche utilizzando a tal fine forme di ammortizzatori sociali»